Sigismondo d’Oro 2017: consegnata a Manlio Benzi e Max Sirena la massima onoreficenza cittadina
Il riconoscimento a Manlio Benzi, per il sentimento e per la costante attività a servizio della musica, della sua bellezza, della sua capacità di elevare lo spirito umano, del suo valore di linguaggio universale attraverso la meravigliosa attitudine a colmare le distanze fisiche e culturali.
Per l'apporto offerto, durante tutto il suo percorso professionale, intellettuale e umano, affinché l'immenso amore dei riminesi verso la musica non si affievolisse a causa della perdurante assenza della “casa” deputata, il teatro civico “Amintore Galli”.
Per il lavoro di ricerca e la sua promozione e valorizzazione, in tutti i teatri e i luoghi di discussione del mondo, della straordinaria tradizione musicale italiana ed europea di ogni tempo, ambasciatore e messaggero di un patrimonio artistico vivo e attuale che contribuisce a innalzare l'armonia e la sensibilità dei popoli.
Per Massimiliano Sirena, la motivazione del Sigismondo d'oro è per avere trasformato in percorso professionale d'eccellenza lo slancio originario verso il mare, l'elemento naturale e quotidiano nel paesaggio di Rimini che stupiva il Sirena bambino e che, grazie a un'incessante attività di studio e lavoro, é diventato mestiere e modello.
Per l'ispirazione creativa che innerva il suo lavoro, proiettandolo ai vertici dell'attività velica internazionale grazie alla capacità di introdurre innovazioni tecnologiche che traggono linfa da una sapienza antica, estremamente rispettosa nei confronti del mare.
Per essere testimone nel mondo della grande passione dei riminesi per il mare, facendo degli straordinari successi ottenuti a bordo di imbarcazioni leggendarie un esempio affinché questa passione continui e prosegua in futuro, a beneficio delle nuove generazioni.