E’ il volto del sarcasmo e del nonsense nel panorama teatrale italiano. Antonio Rezza ha portato sul Titano uno dei suoi lavori più dissacranti e pungenti: “Io”. Ispirato all’opera di due scultori contemporanei, Melotti e Morris, questo spettacolo – la cui regia è curata dalla moglie Flavia Mastrella – anche per ammissione dell’attore, è perverso, divertente e coraggioso nell’affrontare tematiche scomode. Con la mimica inconfondibile e l’approccio diretto, Rezza è riuscito a spiazzare ma allo stesso tempo a coinvolgere il pubblico sammarinese accorso ad applaudirlo.
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