Taglio del nastro della Biennale dei giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo a Salonicco
Il vento della protesta che soffia forte su Atene non risparmia Salonicco. Nella seconda città più importante della Grecia, dove solo un anno fa il premier Papandreu lanciava la politica di rigore, impiegati del comune contestano i tagli del Governo all'inaugurazione della XV edizione Biennale del Mediterraneo. Evento che dà voce ai giovani ma che non può non risentire della crisi. Sono infatti soprattutto i giovani - protagonisti oggi con le loro opere - a portare sulle spalle il peso più grande della recessione. E così l'arte trasforma la sofferenza individuale in un racconto collettivo. Tra i circa 600 artisti ci sono anche due sammarinesi: Giovanni Lens Vincenzi per le arti visive e Giacomo Amicucci per l'area gastronomia. Quello con la Biennale è un appuntamento che si ripete dal 1992. San Marino vuole esserci per parlare di sè e confrontarsi con il mondo, nel nome del dialogo interculturale. Nel servizio l'intervista a Rita Canarezza operatore culturale.
da Salonicco Monica fabbri
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