Teatro Dogana: l'"Arlecchino" di Paolo Rossi apre la stagione
Satirico, politico, quotidiano, il canovaccio di Rossi e i suoi scivola, con le luci che si accendono in platea per fare "un auting collettivo"
Cosa c'è da dire?
Che c'era un ragazzo morto in carcere e restano, a chiedere giustizia ai sordi, una madre e una sorella, che la cultura e in crisi e allora "noi siamo disponibili per matrimoni, divorzi, battesimi e circoncisioni” e che la politica di sinistra ha cambiato volto. “Ho sognato e mi hanno chiesto di risognare” ha detto Rossi in un magico rito collettivo.
Valentina Antonioli