Teatro: domenica Amanda Sandrelli interpreta L’Agnese va a morire
teatro, letteratura e cinema, vedrà dunque l’interprete recitare brani tratti da un celebre romanzo che interagiranno con le immagini del film che scorreranno sullo schermo. Scelto appositamente in occasione della prossimità della Giornata Internazionale della Memoria per le Vittime dell’Olocausto, L'Agnese va a morire, tra i molti romanzi italiani sulla Resistenza è forse quello che più d'ogni altro documenta la reazione collettiva di fronte all'offesa dell'invasione; Renata Viganò ha scritto una “cronaca” senza retorica che ha la semplicità dei pensieri e dei gesti delle persone comuni, mentre Giuliano Montaldo ne ha tratto un film intenso e bellissimo - adorato da Quentin Tarantino che lo ha omaggiato in più d’una scena nel suo “Bastardi senza gloria” - sulla lotta partigiana nel nord Italia; il merito principale di quest'opera cinematografica è avere fornito un punto di vista femminile attivo del periodo vissuto in Italia a metà degli anni '40, con Ingrid Thulin ottima protagonista, un giovane Michele Placido ed un grandissimo cast di attori ( Stefano Satta Flores, Aurore Clément, Ninetto Davoli, William Berger, Flavio Bucci, Ron, Alfredo Pea, Aldo Reggiani, Eleonora Giorgi, Massimo Girotti, Johnny Dorelli, Gino Santercole, Ornella Muti ecc.). Una splendida figura femminile portata in scena da Amanda Sandrelli, attrice cinematografica e teatrale ricca e variegata (”Per caso ho iniziato a recitare in alcuni film, a cominciare da Non ci resta che piangere con Troisi, e Benigni. Poi ho scoperto che amavo più il teatro, una dimensione più artigianale, quotidiana, più ricca di emozioni” dice di sé), figlia d’arte, che eccelle sul palcoscenico in un’ interpretazione che mette in risalto il suo talento e la personalità appassionata ed indipendente: “Sono figlia di una donna che la sua libertà se l'è sempre presa. Io credo che oggi le donne abbiano ancora una lunga strada da fare. La parità vera è lontana e forse anche
noi donne dovremmo ricominciare a guardarci e a riflettere su di noi. Siamo diventate competitive, sgomitanti, o troppo maschili o con l'ossessione del corpo giovane. Sarebbe ora di guardarci in modo meno nevrotico. La competitività è sempre perdente la cooperazione sempre vincente. “ Lo spettacolo sarà inoltre seguito da una conversazione con l’attrice condotta da Paolo Rondelli, durante la
quale il pubblico potrà interagire e formulare domande alla protagonista.
Al termine, presso il Ridotto del Teatro si terrà una piacevole degustazione conviviale : Titancoop e San Marino Teatro offriranno agli intervenuti, una “merenda” rustica a base di tipici prodotti emiliano romagnoli e sammarinesi.