Al teatro Titano, un affascinante excursus sulle catastrofi antiche e moderne che hanno sempre atterrito l’umanità

Il 21 dicembre 2012 è la data in cui, secondo alcune profezie, dovrebbe verificarsi un evento di proporzioni planetarie, capace di produrre una significativa discontinuità storica col passato: una trasformazione dell’umanità, oppure la fine del mondo. Un argomento insieme affascinante e inquietante, dibattuto in due giornate di Simposio che sono anche un excursus tra le catastrofi già avvenute, come il meteorite caduto nello Yucatan 65 milioni di anni fa che provocò la scomparsa dei dinosauri, e quelle che potrebbero accadere domani. Dunque, mancano 60 giorni a questa nuova apocalisse?
Oggi si teme per il futuro, lo sostiene anche la Nasa, un’anomala attività solare potrebbe creare problemi alle comunicazioni, ai telefoni cellulari, ad Internet e sarebbe il caos, a livello sociale.
[Nel servizio l'intervista a Roberto Pinotti, coordinatore Simposio]

Francesca Biliotti

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