Teatro Titano: Mario Perrotta in scena con "Un bès - Antonio Ligabue"
Uno spettacolo intenso e prezioso, con cui Perrotta, affrontando la tormentata figura del pittore Antonio Ligabue ha vinto il premio Ubu 2013 quale migliore attore protagonista ed il premio Hystrio Twister per il miglior spettacolo ( 2014). Un bès è la prima tappa di un progetto sul celebre pittore naïf dove prendendo le mosse dall'infanzia in Svizzera, dall'abbandono da parte della madre naturale, Perrotta evoca lo stato di straziante solitudine che segna Ligabue nel suo vagare fra gli argini del Po. “ L'attore si inventa una straordinaria maschera verbale, un delirio ossessivo – tanto più intenso in quanto lui, pugliese, lo scandisce in una febbrile parlata emiliana – che getta una luce livida sullo sguardo che il mondo rivolge al "diverso", al non-omologabile, seppure artista geniale” scrive Renato Palazzi.
Antonio Ligabue, autore oggi apprezzato di opere coloratissime e dal segno lacerato, con un percorso di vita denso di difficoltà, disagi ed isolamento viene esplorato dal talentuoso regista nella sua componente più umana e ferita. Un monologo incalzante e denso, che Perrotta affronta magistralmente schizzando con carboncino su grandi fogli bianchi (e dimostrando sorprendenti doti artistiche), che testimonia una forte immedesimazione nella figura del pittore “Provo a chiudere gli occhi e immagino – scrive Perrotta nelle note di regia - io, così come sono, con i miei 40 passati, con la mia vita - quella che so di avere vissuto - ma senza un bacio, neanche uno. Mai. Senza che le mie labbra ne abbiano incontrate altre, anche solo sfiorate. Senza tutto il resto che è comunione di carne e di spirito, senza neanche una carezza. Mai. E allora mi vedo - io, così come sono - scendere per strada a elemosinarlo quel bacio, da chiunque, purché accada. Ecco, questo m'interessa oggi di Antonio Ligabue: la sua solitudine, il suo stare al margine, anzi, oltre il margine - oltre il confine - là dove un bacio è un sogno, un'implorare senza risposte che dura da tutta una vita. Voglio avere a che fare con l'uomo Antonio Ligabue, con il Toni, lo scemo del paese. Mi attrae e mi spiazza la coscienza che aveva di essere un rifiuto dell'umanità e, al contempo, un artista, perché questo doppio sentire gli lacerava l'anima: l'artista sapeva di meritarlo un bacio, ma il pazzo, intanto, lo elemosinava. Voglio stare anch'io sul confine e guardare gli altri. E, sempre sul confine, chiedermi qual è dentro e qual è fuori.
E’ possibile acquistare i biglietti on line sul sito www.sanmarinoteatro.sm, oppure presso la biglietteria del Teatro Titano da lunedì 15 dicembre dalle ore 16.30 alle 20.
Comunicato stampa UASC