Balletto e coreografia intorno alla storia di una mela, scritto e recitato da Sara Cuccioli e Vittorio Coltella. La danza descrive, grazie al movimento del corpo in una scenografia viva, un vocabolario di segni e oggetti che dal sociale si convertono in arte. Video, foto e performance live traducono il linguaggio del corpo ispirato al frutto biblico della tentazione al limite della perdizione fra uomo e donna: la mela. Le mele, cadono dall’albero rotolando si fermano in terra e possono essere colte ugualmente: sono sul palcoscenico come oggetti vivi: “danzatrici imprevedibili”. Sensualità e sessualità: simbolo del potere, "Apple", e lo strumento usato dalla donna e dal maschio per essere vicendevolmente uomo e femmina: al maschile o al femminile. Videoproiezioni e scenografie inondano i corpi danzanti aprono al reale: cosa può diventate una mela nuda? Sbucciata; mele insieme manipolate: cotte e mangiate. Uno spettacolo, in bocca.
Francesco Zingrillo
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