Da una tesi di ingegneria, un progetto all'avanguardia nel campo dell'isolamento sismico dei monumenti
Se pensiamo ad un terremoto – che sia di forte o debole intensità – il primo sentimento che suscita è sempre la paura. Come ovvio, ci si preoccupa subito dell'incolumità delle persone, e poi se ne valuta – inevitabilmente - l'impatto sulle costruzioni. Ad essere compromesso è il più delle volte il patrimonio storico-architettonico di un'area, dove i monumenti – lo abbiamo visto sia a L'Aquila sia in tante zone dell'Emilia colpite dal sisma – pagano il prezzo più alto per loro conformazione. Allora come proteggerli? Una possibile risposta arriva dall'applicazione di una nuovissima tecnologia per l'isolamento sismico dei manufatti scultorei. Applicazione oggetto di studio di una delle tesi di laurea del corso di ingegneria civile presso l'ateneo del Titano, seguita in veste di docente dal sammarinese Davide Forcellini, e praticata ad un caso reale, ovvero la Statua della Libertà, tra i simboli più amati della Repubblica. Un sapere dunque, che val la pena trasferire alle nuove leve dell'ingegneria e che presto sarà sperimentato anche su qualche monumento della città di Firenze.
Nel video l'intervista a Davide Forcellini, ingegnere strutturista.
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