"The help" in finale per gli Oscar 2012

"The help" in finale per gli Oscar 2012.
Anni Sessanta nel Missisipi sembra d'essere in pieno Medioevo barbaro che per altro tollerava e integrava dal tempo degli antichi lungimiranti Romani schiavi e servi della gleba. Lo Stato dell'Unione nel 1962 era una chimera di là da venire visti gli squilibri tra Sudisti e Nordisti le Guerre di Secessione sembravano passate solo da alcuni giorni, invece... Le donne di casa, fantesche, bambinaie, cameriere tuttofare, trattate dalle bianche borghesi come separate, diverse, segregate persino nell'uso dei bagni per non parlare dei mezzi pubblici: in molti stati federali vigevano leggi razziali e segregazioniste basate sulla consetudine secolare: bianchi padroni negri caproni( nella finzione la gente di colore parla una lingua sgrammaticata e mal coniugata, per capirci, senza congiuntivi e condizionali: semplice, tutta al present tense). Cameriere sottopagate a contratto per tutta la vita tramutate in propriètà private per sempre al servizio della famiglia d'origine: vendute di fatto anche nei sentimenti e nell'intimo vivano per i figli altrui. Siamo in piena rivoluzione democratica e dopo Kennedy c'è il Reverendo King quindi è possibile farsi sentire grazie alle nuove generazioni al potere e nelle università si cambia. Tocca alla rossa pel di carota agguerrita giovane giornalista di Jackson, Skeeter, smascherare soprusi e ingiustizie vissute in prima persona aggregando donne di colore scrivendo insieme a loro un diario di sofferenza e soggezione di intere vite: nonne, mamme e figlie, schiave avranno voce con "The help" scavalcando il tempo, dal profondo reazionario sud, salveranno l'America.

fz

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy