Al Titano l'“Amleto” di Shakespeare

Al Titano l'“Amleto” di Shakespeare.
"L'Archivio delle Anime. Amleto" è un testo sperimentale che si avvale della maestria di un istrione del palcoscenico come l'attore e regista Donato. Scene dell'assurdo, burattini e veli per una coreografia nostrana dark sul filo dell'ironia: la scuola del Centro Umbro risente della lezione dell'Odin Teatret e del noir americano d'ambientazione francese. Massimiliano Donato e un guitto della commedia surreale e da solo in scena sembra duplicarsi in più personaggi (alla Jonesco): Amleto, il becchino e la morte, il nonno. L'interprete è una marionetta dinoccolata senza fili: un burattino parodia della vita quotidiana di ognuno. Il luogo della pièce - ricerca è il medioevo umbro e Gubbio, qui, (in sagrestia e sul palco) nasce il Centro teatrale sotto gli auspici dell’Odin Teatret con il direttore Naira Gonzales e gli studi storici archivistici del ricercatore (d'anime) Donato.
Spettacolo che si fa e disfà: è l’attore che lo disfa a piacimento da oltre 4 anni, e in ogni dove: l’ultima volta a Bergamo ai Circuiti lombardi.
Il nonno di Amleto insieme al becchino: trucchi e carnevalate perché nevicherà sul proscenio e in platea scenderà la nebbia londinese del Globe. Burattini, bauli di scena, dove riporre personaggi e oggetti (frammenti d’ossa del collezionista?) sono i luoghi del teatro dell’assurdo di Donato, schegge di progetti, nati in una sagrestia della pieve di San Giovanni in Umbria.

fz

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