La crisi politica ed economica, ma anche quella dei media e dell'informazione, senza dimenticare i venti di guerra che arrivano dalla Siria e la lotta alla mafia, la mancanza del lavoro, il problema casa, le tematiche ambientali, per continuare a ''non tacere'' e a raccontare il dentro del muro di gomma. Torna da oggi, e fino a domenica 8 settembre a Riccione, il Premio Ilaria Alpi, giunto alla sua 19° edizione. Cinque giorni dedicati alla memoria della giornalista della Rai, uccisa il 20 marzo del 1994 a Mogadiscio in Somalia insieme all'operatore Miran Hrovatin, un'occasione per riflettere e dibattere sul giornalismo d'inchiesta e premiare servizi e inchieste che rappresentano al meglio un anno di televisione, nazionale e internazionale. Tra gli ospiti attesi a Riccione ci sono Diego Bianchi (Zoro), Concita De Gregorio, Corrado Formigli, Milena Gabanelli, Gad Lerner. ''Ilaria è stata e continua ad essere parte della Rai - ha detto Andrea Vianello, già direttore scientifico della manifestazione e ora direttore di Rai3, durante la presentazione della manifestazione ieri a Roma -. Abbiamo un debito di riconoscenza nei suoi confronti e in quelli della sua famiglia. Con il Premio vogliamo mettere al centro Ilaria come giornalista e celebrare il giornalismo d'inchiesta, che è vivo e vegeto e rappresenta la fiaccola della libertà di informazione. Il prossimo anno sarà il ventennale dalla morte della giornalista e del suo operatore: Rai3 ci sarà''. ''Abbiamo lavorato a questa edizione - ha aggiunto Mariangela Gritta Grainer, presidente dell'Associazione Ilaria Alpi -, guardando già al prossimo anno. Non a caso abbiamo posto l'accento sulla volontà di ''non tacere''. In tempi in cui troppi tacciono, noi andiamo avanti. Ed è grazie a questo impegno che l'inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi non è ancora archiviata. Sappiamo molto, ma non ancora tutto di quel che è successo quel 20 marzo. In questi giorni avremo l'occasione di mettere in fila tutti questi punti e offrirli a chi si occupa delle indagini per cercare di arrivare alla verità''. Luca Ajroldi, presidente della Giuria, ha poi sottolineato come quest'anno siano arrivati circa 250 video, poco meno rispetto agli anni passati, ma di una qualità superiore ''con le tv locali che hanno ormai colmato il gap con quelle nazionali''. Alle otto categorie tradizionalmente in concorso si aggiunge quest'anno anche il Premio Coop Ambiente, rivolto alle inchieste televisive dedicate alle tematiche ambientali. Nell'ambito della manifestazione, sarà anche assegnato per il quarto anno il Premio UniCredit a una giornalista che, raccogliendo il testimone di Ilaria Alpi, si sia distinta per valore e coraggio. Per il 2013 è stata scelta la giornalista e scrittrice iraniana Susan Mohammaskani Ghissyanad, vittima di repressione e costretta a chiedere asilo politico in Francia. Sarà anche assegnato il Premio Roberto Morrione, che finanzia la realizzazione di progetti di under 30 destinati a diventare inchieste televisive. Tra gli appuntamenti in programma, anche la mostra fotografica di Fabio Bucciarelli sulla guerra in Siria, esposta nella Repubblica di San Marino.
(ANSA)
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