8 dicembre 1980, New York, 72° strada. Mentre rientra a casa, John Lennon viene ucciso da quattro colpi di pistola. Già idolo di un’intera generazione, per l’ex Beatles è il momento di “entrare nella storia”. A dirlo, qualche istante prima di sparare, è Mark Chapman, il suo stesso assassino. Si concludono così 40 anni trascorsi tra musica, poesia e impegno civile. Autore di alcuni tra quelli che sono diventati classici della musica pop e rock, Lennon si è distinto per carattere ribelle, umorismo e impegno per la pace. Non mancano i problemi con la cocaina e l’esibizionismo che si addice ad una star. A testimoniarlo i due bed-in di protesta pacifista, in cui Lennon e la seconda moglie Yoko Ono trascorrono alcuni giorni a letto, di fronte alla stampa internazionale. A trent’anni esatti dalla scomparsa dell’artista, Chapman resta in carcere. In settembre, infatti, si è visto negare per la sesta volta la libertà vigilata. Intanto, in tutto il mondo, si organizzano eventi in ricordo di Lennon: concerti, proiezioni di film, catene su Facebook.
Alessandra Cicali
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