Le ultime ore di vita del poeta in un film di Abel Ferrara: al via nelle sale "Pasolini"
L’obiettivo di fondo del film che ha riscosso molto entusiasmo tra il pubblico ma anche stroncature dalla critica, rimane quello della rappresentazione di un uomo, della sua famiglia, con gli affetti più cari e gli amici più intimi che lo accompagnano, senza saperlo, verso gli ultimi istanti prima della morte. Morte che rimane un momento centrale del film, raccontata con realismo e crudezza in una sequenza che bene fa comprendere cosa intende Dafoe quando dice: "Non ho fatto un lavoro di imitazione ma neanche di interpretazione, ho cercato di abitare la sua vita e di incarnare le sue azioni e le sue riflessioni in quelle ultime ore provando sentimenti forti e complessi". E Dafoe è un credibile e sincero Pasolini costruito nelle movenze, negli sguardi con l'aiuto dell'amico Ninetto Davoli. "Ogni tanto guardavo Willem e vedevo Pierpaolo" ha detto l'attore di Il Vangelo secondo Matteoe Decameron.