Umberto Eco al convegno “Memoria e Storia”

Un catalizzatore di coscienza civile, così il rettore Giorgio Petroni ha definito Umberto Eco, amico di vecchia data dell’Università sammarinese. Accanto al filosofo, Stefano Levi Della Torre, della comunità ebraica di Milano, e Michele Battini, che col suo libro “Il socialismo degli imbecilli” rompe alcuni tra gli stereotipi più comuni, come quello che l’antisemitismo sia un fenomeno essenzialmente di destra. “Nell’immaginario antisemita – ha spiegato Della Torre – la diaspora ebraica viene percepita come un impero occulto, per questo minaccioso, e avvalora le tesi di un complotto perché non se ne hanno nemmeno indizi”. “I nemici complottano contro di noi – continua – quando gli ebrei da ghettizzati si emancipano in banchieri e finanzieri, ecco che il complotto inizia. Le ragioni delle proprie debolezze – conclude – vanno sempre fatte ricadere su qualcun altro ed è così che nasce il cliché dell’antisemitismo”.

Francesca Biliotti

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