Il “Gatto a Parigi” si chiama Dino ed è in bella vista su locandine e sala d'essai di San Giuliano oltrechè in 40 platee virtuali italiane. Come tutti i felini domestici ha 7 vite di cui una doppia... di giorno con l'orfana di padre (commissario di polizia), Zoe, genitore ucciso dal mafioso Victor Costa e di notte in giro per Notre Dame con il ladro Nico. Inevitabilmente le vite del gatto e quelle degli altri (mamma e governante Claudine) si incroceranno pericolosamente... Dino il micio e la sua padroncina nel filmato non parlano (lei è sotto shock [qui sarebbe più pertinente il francesismo choc] per la morte di papà) ma ambedue hanno visto tutto, forse troppo, sulla mafia parigina: chi li salverà!?
Nella pellicola vedute animate della città così delicate da affascinare anche i bambini e gli adulti “gattofili” ma non i cani di casa... ( vedi il cane da guardia dei vicini di Zoe). Il lungomentraggio, prodotto dopo il 2010 e candidato all'oscar nel 2012, sembra uscito da un'altra epoca distinguendosi fortemente dai contaminati “animated movie” dei nostri tempi come avviene in Italia con il Genio di Bruno Bozzetto.
fz