Un "Malato" di Molière, giovane
IL MALATO IMMAGINARIO di Molière recitato da Emilio Solfrizzi nell'adattamento di Guglielmo Ferro al Teatro comunale di Russi di Ravenna
Chi ha detto che IL MALATO doveva per forza essere vecchio e sgangherato magari un tantino perso di mente da essere comunque raggirato. IMMAGINARIO o dell'assurdo Molière aveva scritto il canovaccio di ARGANTE per sé medesimo ultimo testo ironico prima di andarsene (pennellato da Ferro per la 'naturale' comicità di SOLFRIZZI). Copione adattato, quindi, alle esigenze di un maturo cinquantenne capace di servirsi della malattia per non affrontare “i dardi dell'atroce fortuna...”. Quanti oggi hanno più paura di vivere che di morire (ipocondria senza scopo dalla palestra all'aperitivo un'ipotetica fobia del viver sani non senza medicinali). Dopo la pandemia è cambiato il 'mal della vita' così sproporzionato rispetto alla morte come in un carnevale macabro.
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