UNIRSM e patto territoriale: obiettivi centralità allo studente e internazionalizzazione

L'Ateneo rilancia il Patto Territoriale. Confronto aperto con tutti i soggetti interessati a dialogare, a crescere insieme all'Università: istituzioni e segreterie di stato, imprenditoria e associazioni di categoria, il mondo della finanza, la scuola, ma anche i privati e gli stessi cittadini. Confronto e sostegno reciproco, basato sulla trasparenza. Proprio quella che ha improntato il nostro mandato – ricorda il Rettore Corrado Petrocelli – nell'ultimo anno e mezzo, dotando l'Ateneo di regolamenti, dando agli studenti sostegno - dalle borse di studio alla mobilità - portando per la prima volta assegni di ricerca e un bando per il primo posto da ricercatore.
Rilancia i nuovi Master e corsi di perfezionamento, dal campo sanitario a quello della cultura; le convenzioni con gli Atenei italiani - di pochi giorni fa l'accordo quadro con Alma Mater -, ma anche con i territori limitrofi, con le realtà pubbliche e private. Torna sulla forza di uno stato come San Marino, che in quanto piccolo può essere modello, candidando il Titano a luogo ideale, a patto di potenziare le strutture di accoglienza, per diventare una vera cittadella universitaria e farsi sede di Istituti ad Alta Specializzazione
Università attrattiva e che guarda all'esterno. Centralità dello studente e internazionalizzazione le parole chiave.
Anche i Capitani Reggenti, Lorella Stefanelli e Nicola Renzi, alla presentazione del Patto Territoriale, con un interesse particolare a quanto di concreto l'Università trasmetta in termini di competenze, nella visita alla Mostra allestita dagli studenti del Corso di Laurea Triennale in Disegno Industriale.

Nel video, l'intervista al Rettore dell'Università di San Marino, Corrado Petrocelli

UNIRSM e patto territoriale: obiettivi centralità allo studente e internazionalizzazione

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