Uniurb: Scienze della Comunicazione la prima a ospitare il progetto ‘impossible2Possible’
L’Università di Urbino è il primo ateneo italiano ad ospitare la presentazione italiana ed europea del progetto internazionale ‘impossible2Possible’ rivolto ai ragazzi di età compresa tra i 17 e 21 anni.
I2P è un progetto educativo della omonima Associazione No-Profit fondata nel 2007 dal campione canedese di Ultra Trail Ray Zahab. L’obiettivo dell’Associazione è quello di ispirare ed educare i giovani attraverso esperienze sportive e scientifiche uniche, affinché essi stessi possano avere un impatto positivo sulla comunità globale. L’Associazione opera a stretto contatto con le scuole e le università statunitensi e canadesi: oggi sono oltre 120 gli istituti coinvolti in tutto il mondo tra cui scuole brasiliane, spagnole, russe, keniane e di tanti altri Paesi.
La presentazione si è svolta a cura del Campione mondiale di Ultra Trail, Stefano Gregoretti e del giornalista Matteo De Angelis all’interno della sala Cinema dell'Area Scientifico Didattica Volponi, ospitati dal corso di ‘Sociologia dei Mass Media e linguaggi del Brand’ del professor Bernardo Valli, della Scuola di Scienze della Comunicazione (Dipartimento DISCUM) di Urbino.
Dal prossimo ottobre, per la prima volta anche i ragazzi europei, a partire dagli italiani sarà offerta l’opportunità di partecipare alle spedizioni che ‘impossible2Possible’ organizza gratuitamente in ogni angolo del pianeta: Antartide, Canada, Artico, Siberia, Nord Africa e nella Foresta Amazzonica e questo maggio nei canyon dello Utah. Le spedizioni prevedono la partecipazione di un gruppo di 5-10 ragazzi che affronteranno un viaggio di circa 250-350 Km in 8-10 giorni percorrendo in media una distanza di 40-50 km al giorno spostandosi a passo di running, sulle orme delle imprese degli ultra trailers. Ogni viaggio ha una tematica scientifica che verrà sviluppata da scienziati professionisti assieme ai ragazzi sul posto: sino ad oggi si è affrontato il tema della biodiversità, dell’antropologia, l’origine della terra e la ricerca di nuove specie di dinosauri, la reperibilità di fonti d’acqua e la distillazione.
Tutto ciò potrà essere seguito in diretta dagli studenti di scuole e università i quali potranno interagire con gli scienziati e i ragazzi coinvolti nella spedizione attraverso video conferenze, oppure test scritti, grazie ad un softwere di connessione satellitare che sarà messo loro a disposizione gratuitamente da una nota azienda leader mondiale nel settore dell’informatica.
Coinvolgendo le nuove generazioni in imprese sportive sicure e avventurose, si creano ‘Giovani Ambasciatori’ in grado di ispirare i propri coetanei e al contempo incrementare la sensibilità della comunità globale verso il rispetto dell’ambiente, la tutela delle risorse naturali, il sostegno alle popolazioni più bisognose, l’impegno sociale e la ricerca scientifica. Sino ad oggi sono 45 i ragazzi che hanno partecipato alle spedizioni, mentre quelli coinvolti in totale sono ben 100.000, l’intenzione è quella di coinvolgere entro pochi anni 1.000.000 di ragazzi.
“Real Life and Real Time” sono le parole chiave per il vero apprendimento secondo impossible2Possible, che propone ai ragazzi programmi di apprendimento esperienziale coinvolgendoli in spedizioni mozzafiato.
Le spedizioni di i2P sono solo una porzione del grande impegno e lavoro svolto da impossible2Possible. Prima e dopo ogni spedizione la squadra i2P e gli ambasciatori della gioventù coinvolgono i giovani, gli studenti e gli adulti in un dibattito conoscitivo sul tour, presentando la mission e il messaggio di i2P, documentando tutto ciò che è stato imparato nel corso della spedizione. Le avventure vengono raccontate attraverso collegamenti online interattivi, raccontate attraverso siti web, cinema, televisione e dai partner media. I costi delle spedizioni sono finanziati per intero dai fondatori dell’Associazione e da generosi sponsor aziendali.
Gli studenti urbinati hanno dimostrato un forte interesse, in particolare le ragazze si sono dimostrate le più intraprendenti e desiderose di partecipare alle selezioni per la partecipazione alla prossima spedizione. Dall’incontro con i ragazzi sono nate anche interessanti idee legate alla comunicazione e alla sensibilizzazione dei ragazzi italiani al progetto, nonché la possibilità di far nascere una attiva collaborazione con l’Ateneo di Urbino.
Comunicato stampa