Uno war movie su Israele come oggi
SHOSHANA dell'inglese Michael Winterbottom sullo stato nascente di Israele negli anni 30 anche in multisala d'essai riminese
Shoshana è esistita davvero ed era la figlia di uno degli architetti che costruì TEL AVIV negli anni 20 in mezzo al nulla. Doveva essere la città-immagine di un ISRAELE moderno e occidentale, pacifico, e lontano dallo scontro biblico con gli arabi. In realtà negli anni 30 il protettorato britannico è all'origine del conflitto israelo-palestinese odierno anche dopo il '48 e le guerre successive. Le radici di una guerra che ti entra dentro - secondo il regista - non puoi tenere fuori la storia e la geografia che si disegnano interiormente col sangue e il terrore, poi la guerra. Thriller politico, war movie e dramma d'amore, nella terra a metà, degli attentati: una donna libera, due poliziotti governativi e Avraham Stern, poeta e terrorista, sionista, oltranzista nel cortocircuito xenofobo delle parti, di oggi (senza dialogo e confronto).
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