L'urlo di Herlitzka: la morte di CASANOVA in teatro SAN MARINO

Nel giugno 1798, 10 anni dopo la Rivoluzione francese, Giacomo Casanova lentamente muore tra i suoi fantasmi: donne e donne, cinque in proscenio a fare coreografia elegante ed essenziale: sintesi visibile della morte di un uomo solo che nei secoli sarà celebrato per le sue voglie e non per il suo sontuoso cervello.
Grande Herlitzka calato nel gentiluomo veneziano in 'decomposizione'. Regia coreografata della giovane donna Nadia Baldi già ammirata ne' IL SOCCOMBENTE all'Elisieo di Roma. Testi efficaci e 'tostissimi' del napoletano per premi e riconoscimenti, Ruggero Cappuccio.
Attrici e ballerine, funambole e bambole, riempiono la scena. Rappresentazione, in crescendo, tutta d'un fiato per 75 minuti monologa ROBERTO-GIACOMO ben più CASANOVA dello spettacolo italiano (nel senso dell'intelletto) del gentiluomo veneziano. Pochi suoni di copione, niente musiche se non alcune melodie cerebrali a sostenere l'ironia, che anticipa sempre ogni fine...
fz
intervista ROBERTO HERLITZKA attore

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