13esimo Congresso Federazione Industria Csdl: si a Mozione e nuovo direttivo
“Congresso che si svolge in uno dei momenti più bui della storia recente della Repubblica - ha esordito Enzo Merlini - non solo per la crisi ma per lo scoppio della questione morale che sta facendo emergere il marciume di cui erano e sono tuttora intrise la politica e l’economia sammarinese. Non possiamo assistere inermi all’inerzia che contraddistingue l’attuale fase politica, nell’attesa di conoscere chi saranno gli ulteriori soggetti indagati e cambiando qualche Segretario di Stato fino all’esplosione del prossimo scandalo. Ci vuole qualcosa di dirompente, perché il Paese torni ad essere governato da persone al di sopra di ogni sospetto dopo nuove elezioni.”
“Le proposte che stanno circolando - ha aggiunto - relativamente alla formazione di un Governo di emergenza, possono avere speranze di successo solo se sostenute da tutte le forze politiche e finalizzato alla definizione delle misure più urgenti. Questo Consiglio Grande e Generale, oltre a nominare un nuovo Governo di poche persone e di riconosciuta onorabilità, dovrebbe emanare un provvedimento che contenga due elementi: 1) dotare la Magistratura di ulteriori risorse umane che coadiuvino gli attuali Inquirenti; 2) prescrivere alle banche, alle finanziarie, ai commercialisti ed avvocati di comunicare a detti Magistrati tutti i movimenti di danaro, azioni, partecipazioni a qualsiasi titolo detenute direttamente o attraverso gli schermi fiduciari attuali o di società anonime in passato. Tutto ciò con riferimento ad almeno gli ultimi 15 anni e nei confronti di chiunque abbia avuto un ruolo pubblico o di responsabilità, quali Consiglieri, membri di Governo; Funzionari di Partiti e Movimenti, oltre ai relativi membri degli Organismi direttivi; Dirigenti della P.A. e, perché no? dirigenti Sindacali e delle Associazioni di Categoria. Questo al fine di mettere a disposizione della Magistratura tutte le informazioni necessarie per portare a termine le indagini nel più breve tempo possibile.” Ha aggiunto Merlini: “Per chiudere questo capitolo si potrebbe anche prevedere una sorta di ravvedimento operoso, nel senso che chi ammettesse le proprie responsabilità e contribuisse ad accertarne altre, potrebbe anche cavarsela con la restituzione del maltolto, il licenziamento se dipendente pubblico e la radiazione dall’albo se libero professionista. Ovviamente, coloro che si sono macchiati di gravi reati, quali la collusione con organizzazioni malavitose ed il riciclaggio, devono comunque andare in carcere, seppure con sconti di pena.”
Ampio spazio nella relazione è stato riservato ai problemi della riforma tributaria. “Vi è il concreto rischio che anche il 1° gennaio 2015 venga superato, come data ultima entro la quale dotarsi della SMAC, anche a causa della crisi politica in atto. Non possiamo permetterlo e, se da un lato è giusto risolvere alcune problematiche concrete che vengono sollevate, dall’altro non può essere tenuto in considerazione chi minaccia serrate argomentando che, tra l’altro, l’uso della SMAC lede la privacy!!!”
“Nei Paesi più evoluti - ha aggiunto Merlini - da tempo i pagamenti vengono effettuati attraverso strumenti elettronici. Non a caso sono gli Stati dove è meno presente l’elusione fiscale. Mandare a monte uno dei pilastri del nuovo sistema tributario è inaccettabile, soprattutto da parte di chi nel 2008, quindi prima della crisi, dichiarava i seguenti redditi imponibili medi: artigiani, 15.000 euro; commercianti, 10.500 euro; imprenditori con licenza industriale, 10.000 euro; liberi professionisti, 21.000 euro. Quindi, la maggior parte di essi viveva con meno di 1.000 euro al mese!!! Ma con quale faccia tosta si permettono di alzare i toni in questo modo e accusare il sindacato di alimentare lo scontro sociale? Evidentemente, dentro il Palazzo sono ancora ben ascoltati, in quanto ampiamente rappresentati.”
“Già dall’introduzione della SMAC i prezzi hanno cominciato a salire di più rispetto al territorio circostante. Questo dimostra che la scontistica adottata per la fidelizzazione dei clienti è una vera e propria bufala. A riprova di ciò, è sintomatico che il maggiore incremento dei prezzi si riscontri proprio nei prodotti alimentari.”
Per evitare o ridurre l’impatto dei tagli nuovi tagli che si prospettano nella prossima finanziaria, Merlini propone di riprendere e sostenere una vecchia posizione della CSU: “La patrimoniale, che esiste in molti Paesi moderni quale elemento di equità, colpendo non solo gli immobili, ma l’intera ricchezza di un contribuente, compresi i beni mobili, i conti in banca e gli investimenti finanziari. È vero che chi ha più soldi li ha portati via, ma alcuni sono poco lontano ed altri sono investiti in immobili fuori territorio. Possiamo chiedere di attivare lo scambio di informazioni con l’Italia e sono convinto che avremmo diverse sorprese, nonostante la legge preveda già da alcuni anni che si debbano dichiarare i patrimoni detenuti all’estero.”
Merlini ha quindi sottolineato l’importanza strategica delle attività industriali. “Non quelle a basso valore aggiunto, perché non possiamo competere con i Paesi emergenti o quelli più poveri presenti nel panorama europeo. Ne abbiamo diverse e dobbiamo difenderle con le unghie e con i denti, almeno fino a quando non arriveranno nuove imprese tecnologicamente più avanzate.”
I dati relativi ai primi nove mesi dell’anno, evidenziano che dopo essere stato per 5 anni, assieme a quello edile, il settore che ha perso il maggior numero di posti di lavoro, le attività manifatturiere sono le uniche che incrementano gli occupati rispetto allo scorso anno. “Se non avessimo avuto le 30 o 40 aziende industriali più grandi che, seppure non tutte, hanno continuato ad investire producendo questo risultato, saremmo alla canna del gas.”
“È più affidabile l’economia che necessita di forti investimenti e per questo radicata nel territorio, rispetto al mondo del commercio e dei servizi, che per loro natura si spostano agevolmente dove conviene di più. Le imprese vanno cercate, non dalla classe politica, ma da un pool di giovani laureati che, istruiti sulle opportunità che questo Paese può offrire, in collaborazione con la Camera di Commercio e le autorità diplomatiche, promuovano l’immagine di un Paese che punta sulle nuove generazioni e sull’economia reale.”
In relazione al contratto del settore industria, cha scade nuovamente a fine anno, ha rilevato Merlini: “È stata una trattativa difficile e che ha portato ad un risultato contrastato, anche se approvato a larga maggioranza. Avere portato a casa un incremento delle retribuzioni del 6,5%, a fronte di una disponibilità che la gran parte dei lavoratori offrivano gratis, non è stato poi così male. È vero che i principi ed i diritti non hanno prezzo, ma averli sulla carta e non utilizzarli senza avere nulla in cambio, mi sembra un pessimo affare. A fronte delle concessioni fatte alle imprese in materia di gestione degli orari, le nostre retribuzioni hanno quasi mantenuto il potere d’acquisto. Oltre a ciò siamo riusciti a mantenere alto il valore del Contratto Nazionale rivolto a tutti, chi lavora da Colombini e chi da solo a contatto con il proprio datore di lavoro.”
Merlini ha poi sottolineato la crescita organizzativa della Federazione: gli iscritti alla FULI attualmente sono 1.980, rispetto ai 1.721 del 12° Congresso, con un incremento del 15%, dei quali 703 sono nuovi. Le donne sono 655, pari al 33%, e gli uomini 1.324, mentre i residenti sono 1.297, pari a circa il 66%. “Considerando che gli occupati che applicano il contratto dell’industria e dell’artigianato sono calati di circa 1.000 unità, credo che sia un risultato straordinario, tenendo conto però che il numero dei disoccupati che rappresentiamo è raddoppiato rispetto a 4 anni fa, raggiungendo la soglia di circa 250 persone. ”Dopo la relazione di Enzo Merlini si è sviluppato un ampio dibattito, con numerosi interventi dei delegati. Il dibattito si è concluso con l’intervento del Segretario Generale CSdL Giuliano Tamagnini. I lavori congressuali si sono conclusi con l’approvazione della mozione conclusiva e la votazione del nuovo Comitato Direttivo FULI.