13esimo Congresso FUPI, Muccioli: "No tagli, serve equità"
Severo il giudizio sulle politiche del governo, laddove – dice - “tutta l'attività riformista annunciata, si riduce ad un solo superficiale progetto” - quello dei tagli agli stipendi per il settore pubblico - “superficiale perché dettato da dogmi e pregiudizi”, portando nelle casse statali appena 3 milioni di euro. Tagli: una misura – dice – iniqua, inefficace, anacronistica.
Torna l'appello al governo “Non c'è responsabilità senza equità” ricordando come proprio i dipendenti pubblici abbiano già dato la propria quota.
Parte da qui la mozione conclusiva: “basta prelievi forzosi sui salari, che annullano gli esiti contrattuali, frutto di trattative che hanno riconosciuto diritti importanti”, auspicando la ripresa del confronto per il rinnovo del contratto e il rilancio della contrattazione collettiva.
Scuola – con la preoccupazione per le scelte degli ultimi anni che “inficiano la qualità dell'istruzione”. Sanità, con una legge sulla dirigenza medica portata avanti con autoreferenzialità; nessun confronto sul nuovo atto organizzativo dell'ISS; concorsi a rilento e solo su figure apicali. Riforma PA ancora lontana e secco no alla privatizzazione dei servizi. Si chiedono pari opportunità, formazione permanente e sicurezza.
Conclusi i tre mandati, Muccioli lascia, con un bagaglio di vissuto positivo. Ma all'esperienza personale antepone, ancora, il bilancio amaro sul momento, tornando ad invocare equità
AS
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