155 milioni di crediti a rischio, le banche assicurano un recupero parziale
Insomma al momento si tratterebbe di una stima, di un tetto massimo che potrebbe anche scendere. Le banche chiedono il tempo per fare il loro mestiere di recupero e assicurano di metterci tutto l'impegno necessario, sottolineando che l'emergenza appartiene al passato e che le condizioni ci sono per guardare al futuro. “Certo – ribadiscono – creare una bad bank, come chiede oggi lo stesso Governatore Visco, avrebbe aiutato ulteriormente il sistema”. L'UPR rimarca la preoccupazione per un sistema finanziario uscito malconcio dagli ultimi anni e lamenta l'assenza di “idee e determinazione per disegnare le linee di sviluppo di un settore strategico per l’economia, fondamentale in ogni progetto di sviluppo”. Ricorda l'ordine del giorno del 28 febbraio scorso, che in 11 punti indicava la strada per mettere in sicurezza il sistema e offrire ragionevoli prospettive di sviluppo, “purtroppo – conclude - impegni e buona volontà si sono persi per strada con Governo e maggioranza impegnati a gestire la quotidianità, a scansare i vari problemi legati a Banca Centrale”.
Sergio Barducci