Non basta la crisi, non basta una Finanziaria che in tre anni farà perdere potere d’acquisto per 1.600 euro ai dipendenti pubblici, non basta quella dell’autunno appena trascorso: è in arrivo una nuova stangata che peserà per 1.000 euro nelle tasche degli italiani. Un 2011 già bollato come “anno infelice” dalle associazioni dei consumatori che, mentre chiedono politiche economiche nuove, prospettano rincari pesanti in tutti i settori. La voce più consistente sarà quella dell’alimentare: aumenti annui di 267 euro, pari al 6%. A seguire i carburanti: stando ai previsti incrementi del petrolio - fino a 100 dollari al barile - si arriverà a +131 euro l'anno. Spostarsi sarà poi più oneroso: in rialzo di 120 euro il trasporto ferroviario, l’assicurazione auto costerà 105 euro in più (+10-12%). Aumenti previsti anche per le tariffe autostradali (+2%) e addirittura un 25-30% in più per chi è abituato a muoversi con i mezzi pubblici. Come sempre, ritocco verso l’alto anche per gas, luce, acqua e rifiuti: si spenderanno 160 euro in più per le utenze domestiche. Secondo le associazioni a tutela del cittadino, la nuova stangata sarebbe in gran parte dovuta a manovre speculative: “Rincari arbitrari – dicono – senza giustificazione economica”.
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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