Sono salite a cinque le aziende che nei primi 2 mesi del 2006 hanno avviato l’iter per ridurre il personale, nonostante i dati relativi all’occupazioni restino di segno positivo. Dopo la Desa di Faetano, l’azienda che commercializza prodotti per la pulizia della casa, che ha già deciso di licenziare 9 dipendenti su 11, l’elenco delle imprese in crisi si allunga. “Si tratta – spiega Angela Tamagnini della federazione industria CDLS - di quattro nuovi casi, con altri dieci lavoratori che rischiano il posto”. Hanno infatti aperto le procedure di licenziamento la Società Anonima Resine - quattro dipendenti -; la società di servizi Commerciale Riunita, che con quattro lettere di licenziamento ha praticamente chiesto di azzerare tutti i suoi dipendenti; l’Artigiana, azienda del settore vini e liquori; la Titansoft, settore informatico, con una riduzione di personale a testa. Di fronte a questa raffica di tagli di personale l’impegno del sindacato è quello di far scattare tutte le tutele sociali previste per legge e quindi firmare al più presto gli accordo di mobilità e cassa integrazione. Dopo questa prima parziale risposta, la CSU chiederà al governo di giocare un ruolo attivo, predisponendo cioè un piano occupazionale in grado di ricollocare i venti lavoratori in altre aziende.
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