Banche, Csu: disdetta dei contratti integrativi è "contro la legge"
Gli istituti di credito fanno riferimento alla necessità di riorganizzare il settore dopo le analisi di Fondo monetario internazionale e autorità di vigilanza e spiegano quanto gli accordi integrativi aggravino il costo del lavoro. Le quattro banche, “confidando sul senso di responsabilità del personale”, così scrivono, invitano a interrompere o non programmare forme di mobilitazione.
La Csu risponde sostenendo di essere stata sempre disponibile al confronto per rivedere tali contratti, a patto che gli istituti fornissero informazioni su bilanci, stipendi e compensi di amministratori e dirigenti, parcelle di consulenti, collaboratori e rimborsi spese. I sindacati spostano quindi l'attenzione su un quello che definiscono un "insostenibile" e "inaccettabile" aumento dei costi per consulenze e professionisti. La Csu esorta il Governo a far pesare la sua autorevolezza e chiede di ritirare subito i recessi, così da tornare al dialogo.
Mauro Torresi