"Non di guerra si tratta, ma di collaborazione e semmai di piani diversi di intervento". Lo specifica una nota del segretario all'Industria di San Marino, Marco Arzilli all'indomani delle dichiarazioni del collega di Governo, Teodoro Lonferinini sull'inefficienza dell'aeroporto di Rimini che porterebbe il Titano a guardare al Marconi, da qualcuno definita una "guerra dei cieli". "Con l'Atto sottoscritto dal Ministro Lupi e il Segretario di Stato Arzilli nel 2013 - si legge - vengono affidate alcune aree del sedime aeroportuale dello scalo di Miramare a San Marino fino al 2053, con possibili seguenti rinnovi decennali". "Sull'Aeroporto Internazionale di Rimini - San Marino la nostra Repubblica ha investito oltre 1 milione di euro nello scorso decennio e se lo ha fatto è perché la collaborazione con il territorio di Rimini è sempre stata una conseguenza naturale. La vecchia società di gestione Aeradria ha però fallito la sua mission. La nuova società di gestione AiRiminum eredita tante legittime aspettative che per trovare concretizzazione necessitano di grande professionalità e tempo". San Marino però ha anche un progetto interno di aerodromo in sinergia con il Fellini nel sito di Torraccia. "Il confronto e la condivisione sul Progetto Aviation non solo avviene a Roma, al tavolo dell'Enac e a quello del Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti, ma anche a Rimini, con la Società di gestione dello scalo di Miramare e con le Istituzioni del territorio". Arzilli precisa inoltre che "con il Presidente Laura Fincato e l'Amministratore Delegato Leonardo Corbucci della Società di gestione AiRiminum srl ci sono già stati alcuni incontri a livello istituzionale durante i quali si è cominciato a costruire un rapporto di collaborazione". La collaborazione con AiRiminum "si normalizzerà e troverà applicazione sul piano tecnico attraverso la San Marino International Airport spa, lo strumento con il quale lo Stato sammarinese porterà avanti il proprio progetto per le attività di volo". "Delle politiche turistiche sammarinesi - conclude la nota del ministro - ha piena responsabilità il Segretario di Stato al Turismo Lonfernini, il quale può legittimamente prevedere all'interno della propria strategia alcuni desk dell'Ufficio Turismo in diversi aeroporti italiani dai quali fare promozione turistica. Nessuno scandalo, dunque, se si deciderà di attivare in prospettiva futura e in accordo con le Autorità competenti anche un desk a Bologna".
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