L’Agenzia di Rating Fitch conferma la “BBB+” per San Marino e migliora l’outlook da negativo a stabile
Fitch ha giustificato questo significativo miglioramento indicando in primo luogo l’uscita di San Marino dalla black list italiana, a cui il governo e il sistema nel suo complesso hanno lavorato costantemente negli ultimi anni, senza tralasciare il ruolo della ricapitalizzazione di Cassa di Risparmio e della riforma fiscale IGR.
L’Agenzia di rating scrive che dopo cinque anni di recessione consecutiva, Fitch non si aspetta una crescita del PIL reale nel 2014, ma si aspetta un aumento del 1% nel 2015: in particolare le prospettive odierne dell’andamento atteso del merito creditizio di San Marino non sono più negative, ma stabili.
In sostanza, i limiti territoriali alla diversificazione economica, la consistente riduzione della liquidità dello Stato e la difficoltà del settore finanziario sono le principali direttrici negative che unite ai fattori positivi, fra cui gli indicatori governativi in linea con gli Stati valutati “AAA”, l’aumento del debito pubblico relativamente contenuto, le riserve bancarie di capitale al di sopra dei requisiti prudenziali, l’assenza di indebitamento esterno, hanno permesso a Fitch di confermare la “BBB+”.
Gli effetti che il rating concretamente produce sull’economia di una giurisdizione influiscono sia sulle scelte della forma di possibili finanziamenti sia sul loro costo, calcolato schematicamente dalla somma del tasso base e dallo spread che a sua volta è differenziato proprio in base al rating: in questo momento San Marino viene ritenuto uno Stato con una buona qualità di credito, annoverato in gergo tecnico nelle categorie investment grade (i.e. rischio di credito basso o moderato).
Comunicato stampa
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