Agricoltura, anche a San Marino il contraccolpo di una primavera anomala
Ciò che al momento è possibile quantificare qui a San Marino si limita ai foraggi: siccità prima, eccesso di piogge con crollo di temperature poi hanno reso impossibile il primo taglio, generalmente fissato per i primi di maggio: 60 mila quintali di prodotto non di qualità, che costringerà chi ha allevamenti all'acquisto di foraggi fuori confine. In questi primissimi giorni di caldo l'Ugra a San Marino tenta un primo bilancio delle colture penalizzate da un maggio anomalo, lontano tuttavia da quello romagnolo, sul quale pesa l'oltre 40% di perdita sulla frutta. “Le nostre sono coltivazioni di collina, non abbiamo frutta o ortaggi” anticipa Tonino Ceccoli, responsabile UGRA. Troppo presto per una valutazione complessiva del danno, che sarà possibile quantificare a raccolta avvenuta. La speranza è che le temperature tengano affinché anche cereali e viti, attualmente compromessi, limitino i contraccolpi di una primavera anomala.
Nel video l'intervista a Tonino Ceccoli, responsabile UGRA