“Dall’Italia sono arrivate 13 richieste di assistenza all’Agenzia di Informazione Finanziaria” ha riferito ieri il Psd: sono state tutte evase e in tempi rapidi. Non sono andate altrettanto a buon fine le richieste inviate dall’Aif alla Fiu italiana: su una trentina di richieste, ne sono state evase la metà. Per il Psd, è sintomo della scarsa considerazione di cui gode San Marino e della poca collaborazione in atto con l’Italia. Per il direttore dell’Aif, Nicola Veronesi, “probabilmente non si tratta di poca volontà ma di difficoltà oggettive, e tempi burocratici più lunghi. Non ho motivo – aggiunge – di dubitare sulla volontà di cooperare, ma soprattutto non do giudizi di merito”. L’Aif proprio in questi giorni sta predisponendo la relazione annuale che sarà consegnata entro febbraio. Ma il dato che balza agli occhi è l’aumento considerevole delle segnalazioni, ai fini della lotta antiriciclaggio, fatte dagli intermediari bancari: se dal gennaio al novembre 2008 erano state 110, dal novembre 2008 al 31 dicembre 2009 sono state 236, di cui 177 trasmesse da banche, solo 32 da fiduciarie e finanziarie, 22 da professionisti, e il resto da Banca Centrale e uffici postali. Il dato sui professionisti è buono, dal momento che solo dal 2009 sono obbligati a segnalare, mentre è sicuramente da migliorare quello delle finanziarie, evidentemente ancora troppo restie.
Francesca Biliotti
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