AiRiminum pronta al decollo, Gnassi: "San Marino farà parte del piano industriale"
“Lavorare insieme e fare sinergia”. La sintesi dell' incontro di qualche giorno fa tra il segretario Arzilli e il sindaco di Rimini Gnassi detta la linea di quelli che verranno sulla scia di quella che da ieri sembra una semi certezza: la riapertura del Fellini entro la prima metà di febbraio. Le novità sono quelle chi vi abbiamo anticipato ieri, con le interviste al Prefetto e alla Presidente di AiRimunum: a stretto giro la concessione della certificazione, in atto la consegna dei beni demaniali da parte della curatela ad Enac, che ha già confermato di volerli mettere nella disponibilità della società che si è aggiudicata la gestione dell'aeroporto. San Marino, oltre al progetto aviation che riguarda lo sviluppo delle attività legate al trasporto passeggeri e merci sulle aree affidatagli dall’Italia, “dovrà far parte di un piano industriale generale dello scalo”. Le parole di Gnassi sottolineano il nuovo corso, la volontà di fare sinergia: la firma del protocollo e poi l'entrata della repubblica nella conferenza permanente sull'aeroporto. Nei prossimi giorni si scriverà l'agenda degli incontri: tra le priorità del rilancio la riconquista del mercato russo. Anche in questo caso- si assicura- si è stesa la rete con i tour operator. Ma c'è chi si chiama fuori dal coro dell'ottimismo: “Enac e Prefetto hanno fatto il loro dovere mentre AiRiminum, non e' riuscita a chiarire cosa intende fare e quando” è l'affondo del sindaco di Riccione Renata Tosi, che non risparmia una stoccatina al primo cittadino riminese. “Gnassi sa solo batter cassa- dice- chiedendo ancora al territorio un contributo per sostenere la società che si è aggiudicata il bando”.
Sara Bucci
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