Airminum conferma il ricorso dopo la decisione del Tar di annullare il bando Enac

Prima il Cda, poi la conferenza stampa. I legali di Airminum al lavoro per preparare il ricorso al Consiglio di Stato dopo la decisione del Tar di Bologna di annullare il bando Enac. Alla giustizia i vertici della società chiedono tempi veloci, (precisando tuttavia che anche in caso di sentenza avversa Enac avrebbe comunque facoltà di tenere aperto lo scalo), al territorio che “continui a ribadire l'importanza di avere un aeroporto aperto”. Sui numeri ufficiali dell'attività del Fellini, 69 mila passeggeri nel bimestre luglio e agosto, “c'è poco da andare fieri” ma bisogna contestualizzare il tutto: l'aeroporto ha riaperto il 1 aprile, le trattative si chiudono un anno prima, la congiuntura internazionale, crisi del rublo e limitazione del governo russo ai viaggi dei cittadini, non favorisce i voli.
Non si entra nel merito della sentenza, ma qualche sassolino i vertici di Airimum se lo tolgono: l'amministratore delegato Corbucci, in merito alle presunte irregolarità del bando relativamente alla mancanza di esperienza evidenzia che “nessuna delle altre cordate che hanno partecipato al bando aveva gestito aeroporti”. Risposte piccate anche a chi, aeroporto di Ancona in primis, non si è fatto scrupoli a fare circolare notizie false per proprio tornaconto
Nel video l'intervista a Laura Fincato, presidente Airiminum

SB

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