Non c’è più posto negli alberghi della Repubblica. Da almeno un paio di settimane si registra il tutto esaurito ed è una novità positiva anche rispetto all’anno scorso, quando a ridosso del capodanno qualche camera libera era ancora possibile trovarla. I prezzi concorrenziali e l’offerta diversificata offerta da San Marino hanno dato buoni frutti, come conferma il presidente del Consorzio 2000 Sergio Michelotti: “Gli albergatori hanno scelto di rimanere aperti anche per rendere un servizio agli altri, e non solo per guadagnare qualche euro in più. Se l’obiettivo è far rimanere la gente a San Marino, non è più sufficiente rimanere aperti per 7 mesi e chiusi il resto dell’anno. I soci del Consorzio lo hanno capito”. Per i ristoranti sarà difficile esaurire tutto, ma Gianfranco Ugolini presidente dell’Usot è ottimista: “I nostri cenoni – spiega – costano da un minimo di 40 ad un massimo di 70 euro, prezzi dunque accessibili per tutti, ma molti decidono di prenotare all’ultimo momento”. Chi non è soddisfatto al cento per cento è il presidente dei commercianti Marco Arzilli, per il quale San Marino deve subito darsi da fare in termini di competitività per contrastare il nuovo iper delle befane che aprirà i battenti il prossimo anno. “Tutti i turisti venendo a San Marino ci chiedevano se i prezzi erano più bassi rispetto all’Italia; è questo quello che vogliono”, spiega.
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