Allarme di Anis: "Con la concessione di 40 anni nessun imprenditore investirà a San Marino"
“La concessione di 40 anni sugli ampliamenti dei siti produttivi è un chiaro No agli investimenti”. Anis non nasconde la preoccupazione e chiede al Governo quale sia la politica industriale per lo sviluppo delle aziende e per rendere più attrattivo il nostro sistema. In una fase delicata per la stabilità della nostra economa, dove anche gli esperti del Fondo Monetario Internazionale rimarcano come il tessuto industriale stia tenendo a galla il Paese – scrive - la necessità di espandersi risulta decisamente malvista e osteggiata dalla maggioranza di Governo, che invece di semplificare l'iter burocratico per i terreni di proprietà dello Stato, ha deciso di non approvarne più la vendita, a prescindere dal progetto presentato e dal piano di sviluppo, consentendo esclusivamente una concessione - comunque onerosa - con un vincolo temporale di soli 40 anni, al termine dei quali sia i terreni sia tutto ciò che ci è stato costruito sopra torneranno di proprietà dello Stato.
[Banner_Google_ADS]
Per le imprese – tuonano gli industriali - si tratta di una posizione assolutamente incomprensibile e inaccettabile, oltre che grave e dannosa. Con questa premessa – avvertono - nessun imprenditore avrà interesse a investire a San Marino, né quelli già presenti né tantomeno quelli potenziali. Preoccupa il messaggio che il Paese lancia al mercato, in un contesto europeo e italiano in cui si stanno formalizzando nuove strategie industriali, con interventi in infrastrutture, agevolazioni di ogni tipo e risorse ingenti a disposizione delle imprese. “E' questa – chiede Anis - la visione di sviluppo economico per questo Paese? Auspica un chiarimento sulla politica industriale che la maggioranza intende perseguire oggi e in futuro, attraverso un confronto franco e aperto che porti a incoraggiare gli investimenti sul territorio e non ad allontanarli”.
[Banner_Google_ADS]