Alluminio sammarinese in liquidazione: si lavora per garantire continuità aziendale
"Non ho mai trovato in una crisi così importante una reazione di responsabilità da parte di tutti componenti", dice Teodoro Lonfernini
Il 23 febbraio è stato emesso il decreto per la liquidazione dell'Alluminio sammarinese che, a differenza dell'Italia, permette di agire per la continuità aziendale. Nel frattempo sarebbero stati chiesti due giorni di Cassa integrazione. Il giudice ha indicato anche il liquidatore, l'avvocato Simone Menghini che sta lavorando per saldare i debiti (ammonterebbero a diversi milioni di euro), salvaguardare l'occupazione e ottenere una moratoria per l'operatività dell'azienda. In questo senso il Congresso di Stato aveva emesso un decreto legge il 15 febbraio con misure urgenti per la soluzione dello stato di crisi temporaneo delle imprese. “Ho preso contatto da soli due giorni con una realtà molto complessa – ha spiegato l'avvocato Menghini –, quindi ora è tempo di pochi proclami e tanto lavoro. Ci impegneremo per trovare una soluzione a questa vicenda. Vorrei però ringraziare i dipendenti della società, perché raramente ho trovato persone così disponibili, competenti e legate all'azienda”. Sul colloquio con i sindacati poi aggiunge: “Confronto molto positivo e aperto, affronteremo insieme l'evolversi della situazione”.
Si sta lavorando in tempi strettissimi per salvare una delle imprese storiche del Titano, che vede circa 250 dipendenti. L'azienda continua a ricevere forniture, dunque a produrre, ma per conto terzi. In questa direzione anche l'incontro con i sindacati di martedì da parte del liquidatore. Una impresa patrimonializzata, per la quale non mancherebbero manifestazioni di interesse da parte di grandi gruppi italiani.
"Lavoriamo in maniera determinata, per salvaguardare l'impresa e i posti di lavoro", ha detto il SdS al Lavoro Teodoro Lonfernini. "Non ho mai trovato in una crisi così importante una reazione di responsabilità da parte di tutti i componenti: in primis i lavoratori, i sindacati, i consulenti, il governo".
Sentiamo Teodoro Lonfernini, Segretario di Stato al Lavoro
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