La svolta, forse, è vicina per garantire un futuro all'Alluminio Sammarinese. A distanza di mesi dalla crisi e dopo alterne vicende - tra aperture di credito per pagare gli stipendi, mobilitazioni e trattative – tra i dipendenti torna la preoccupazione per la continuità aziendale.
La principale soluzione, ad oggi, è l'interessamento di un investitore definito “importante” che potrebbe rilanciare l'azienda salvaguardando i posti di lavoro. Al momento c'è massima riservatezza: la chiusura dell'accordo sarebbe, infatti, vicina.
Una parte dei lavoratori teme, però, che la quadra non arrivi. Oltre 130 le famiglie interessate dalla crisi. Sullo sfondo la scadenza della moratoria il 7 settembre. Ma i ben informati sulle trattative lanciano segnali di speranza, parlando di una proposta interessante che potrebbe segnare realmente la svolta. Il liquidatore, l'avvocato Simone Menghini, spiega che “sono in corso tutte le interlocuzioni possibili per dare una prospettiva alla società”. “Lo sforzo è massimo - rimarca Menghini – per rimanere sul mercato, rispettando i parametri della moratoria e senza fare altro debito”.