Alta l'attenzione sui “furbetti”: debitori, dello Stato per oltre 180 milioni di euro
E' una voragine inquietante. Un debito di 188 milioni di euro per un'imposta non pagata. L'equivalente di ben 18 patrimoniali. Fatti i conti è una cifra che supera addirittura la somma che lo stato ha annunciato di voler incamerare per il pareggio di bilancio. Un obiettivo per il quale si era previsto già nella finanziaria precedente di accendere un mutuo: di 44 milioni di euro per il 2013, di 43 milioni nel 2014, e di 35 milioni per il 2015. In totale 122 milioni. Se tutti i debitori dello Stato avessero provveduto a pagare la monofase dovuta, non ci sarebbe bisogno di chiedere alcun prestito. Inevitabile che le domande si sommino. Il segretario Generale dalla CDLS, Marco Tura, lo chiede da tempo: dove sono quei soldi, chi sono i debitori. Fuori i nomi. Ieri Tura ha rinnovato al Governo altre tre domande: come ha intenzione di recuperare quei crediti? Ha intenzione di rendere pubblici i nomi degli amministratori e dei soci delle attività coinvolte nell’evasione di massa? Quali misure ha intenzione di mettere in campo per evitare che in futuro si possa ripetere? Domande alle quali sarebbe opportuno aggiungerne altre: Come è stato possibile accumulare tanto debito nei confronti dello Stato, chi ha consentito di non pagare il dovuto e di continuare ad operare impunemente? Si attendono risposte.
Sergio Barducci
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