Alta formazione all’estero per i giovani lavoratori

Alta formazione all’estero per i giovani lavoratori.
A Palazzo Mercuri si è riunito il Comitato composto da rappresentanti del mondo dell’istruzione, ufficio del lavoro, sindacati e categorie economiche, per predisporre l’attivazione dei vouchers formativi previsti dal decreto legge 156 dell’autunno scorso. Pubblico e privato tendono una mano ai giovani. Torna a riunirsi dopo due anni, il Comitato esecutivo per il lavoro e la formazione e lo fa per definire i meccanismi di attivazione del nuovo strumento formativo introdotto dal decreto legge 156 del 5 ottobre 2011. All’articolo 25 bis si fa, infatti, riferimento ad un percorso innovativo di Alta formazione all’estero. In sostanza, vouchers formativi rivolti a lavoratori tra i 18 e i 32 anni, laureati e diplomati dipendenti del settore privato.
Ma c’è di più: l’articolo 61 dell’ultima Legge di Bilancio istituisce un fondo iniziale di 250mila euro per finanziare il progetto, con la partecipazione delle aziende. Al Comitato, ora, il compito di individuare i settori economici da sostenere, l’esame delle richieste, l’ammissione al contributo e l’eventuale revoca in caso di inadempienza. Regolamento che entro il 28 febbraio dovrà essere approvato dal Congresso di Stato. Nel video l’intervista a Francesco Mussoni (Segretario di Stato per il Lavoro)

Silvia Pelliccioni

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