Dopo il commercio anche il bilancio del turismo è negativo. Dopo Usc e Osla anche Usot e Consorzio San Marino 2000 lamentano un calo evidente e una flessione che ha toccato, rispetto allo scorso anno, il 15, 20%. “Dobbiamo abbandonare l’idea di raggiungere i grandi numeri – dichiara Egidio Billi vice presidente del Consorzio 2000- sono cambiate società, modo di viaggiare e di conseguenza di fare turismo. Occorre mettere in moto una potente ed efficiente macchina organizzativa mentre servono eventi importanti che esercitino un richiamo sui turisti. La crisi è drammatica gli fa eco il presidente dell’USOT che sottolinea con amarezza quanto sia grave ritrovarsi con camere vuote il 9 di agosto. Per troppo tempo- tuona Franco Ugolini- siamo stati a rimorchio della riviera e ora che il bacino Rimini ha fallito ne stiamo pagando le conseguenze. 20 anni fa non sono state fatte scelte coraggiose e oggi San Marino non può contare su un suo turismo di sosta. Bisogna ripartire da zero. Forze politiche e operatori economici devono sedersi ad un tavolo comune e mettere a punto programmi a lunga scadenza.
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy