Ancora nubi scure. L'FMI prevede una ripresa lenta e densa di incognite
“Ritengo che i timori per i problemi bancari, in Europa, siano esagerati. Ma l’unico modo per allentarli è quello di aumentare la trasparenza”. Quindi: regole più chiare e stress test più credibili. Questo è il pensiero del capo economista del Fondo Monetario Internazionale, Olivier Blanchard. Il vecchio continente, secondo Blanchard, dovrà affrontare aggiustamenti macroeconomici lunghi e difficili, poiché “ ad eccezione della Grecia, le difficoltà di bilancio sono il risultato di una grande recessione, non di un atteggiamento fiscale irresponsabile". La situazione, insomma, non appare facile, poiché la ripresa continuerà a due velocità: crescita debole nelle economie avanzate, che faticheranno a diminuire i problemi di disoccupazione, e difficoltà a gestire il successo per i paesi emergenti, che dovranno evitare il surriscaldamento dell’economia e gestire i flussi di capitale. Tornando in Europa, secondo l’economista, oltre a Grecia e Irlanda, altri paesi avrebbero bisogno dell’aiuto del Fondo Monetario o dell’Unione Europea per far fronte al proprio debito pubblico. I programmi di FMI e UE, secondo l’economista, darebbero due vantaggi: quello di mettere un tetto ai tassi di interesse ai quali il governo può finanziarsi e quello di rafforzare la credibilità dei propri impegni, rassicurando i mercati.
Alessandra Cicali
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