Anis, Assemblea Generale: la relazione del presidente Terenzi
“Altro che crisi politica – dice il presidente Anis – oggi si gioca per San Marino la partita più imporntante: quella che rischia di modificare la nostra struttura economica”. Con l’Europa chiede un miglioramento dell’attuale accordo di unione doganale. Ma soprattutto la riduzione della spesa corrente. “Mantenere in piedi amministrazioni sovradimensionate, spesso improduttive è una scelta miope e antistorica”, riferito al settore pubblico. Poi l’attacco alla 131, legge di riforma del mercato del lavoro che di fatto ha imbrigliato e ostacolato le imprese. Un attacco lanciato anche ai tre referendum in materia di lavoro che li vede in simbiosi con il sindacato. Alla parte sociale lancia solo un richiamo, di ripresa del dialogo con un tavolo tripartito sulle relazioni industriali. Così come non lesina critiche alla gestione dell’Istituto Sicurezza Sociale, nel quale nessuna delega effettiva è stata attribuita in ambito gestionale al Direttore Generale. Terenzi chiede in conclusione il rilancio del processo di riforma previdenziale con l’introduzione del secondo pilastro, vera priorità, e conclude non è più "tempo di rinvii, è ora che la politica ci ascolti e al tempo stesso si rinnovi".
Relazione cui ha risposto punto su punto il segretario all’industria Tito Masi, che giudica ingenerosa l’analisi sul governo uscente. Ricorda quanto fatto dall’Esecutivo ma su alcuni punti è d’accordo: vanno stanate le imprese fittizie, cita oltre 3 mila aziende con zero dipendenti e fatturati abnormi, e le difficoltà con l’Italia, con gli ingiustificati attacchi della guardia di finanza.