Il nuovo governo e i Capitani Reggenti non sono voluti mancare all’importante appuntamento con l’Assoindustria, “a dimostrazione – ha sottolineato anche il segretario all’Industria Tito Masi – della massima attenzione che le istituzioni riservano alla vostra associazione”. Il presidente Pier Giovanni Terenzi ha ricordato alla platea il difficile momento che attraversano l’economia e il sistema imprenditoriale, forse uno dei più critici degli ultimi decenni. Eppure le imprese crescono: lo scorso giugno erano 226 in più rispetto all’anno precedente, per un totale di 5.470. Nel privato si contano 15mila occupati, con una crescita base annua di circa 450 addetti. Il numero uno dell’Anis non ha potuto fare a meno di puntare il dito contro il sindacato, anch’esso presente in platea: “i rapporti sono precipitati – ha detto – ai livelli più bassi. Da parte loro prevalgono intransigenza, cavillosità su sterili questioni di principio, insensibilità”. Ma anche altri problemi frenano le imprese: l’eccessiva burocrazia, e i rapporti con l’Italia che sembrano essersi deteriorati, come dimostra l’azione della Guardia di Finanza e gli eccessivi controlli cui sono sottoposte le aziende italiane che intrattengono rapporti con quelle sammarinesi. Dal segretario all’Industria Tito Masi la risposta non si è fatta attendere.
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