Anis chiede urgente incontro al Governo: "Restare immobili ora significherebbe non avere più chance"
Gli Industriali invocano ancora con forza un piano strategico chiaro e con tempi certi
L'Associazione Nazionale dell'Industria di San Marino torna ad invocare un piano strategico che abbia tempistiche e obiettivi chiari, perché “restare immobili ora – rimarca - significherebbe non avere più chance”. Già molto critica prima della pandemia, la situazione del Paese - fa notare – di questo passo rischia solo di peggiorare. Gli industriali guardano già all’andamento delle attività economiche nella seconda parte del 2020 e per buona parte del 2021, per questo hanno richiesto un incontro al Governo al fine di discutere degli interventi che dovranno essere messi in campo al più presto.
La preoccupazione riguarda in particolare il massiccio ricorso alla Cassa Integrazione e l’urgenza di fornire alle imprese una liquidità straordinaria: questioni indifferibili per cui servono al più presto ingenti risorse finanziarie, "da ricercare - esorta Anis - non solo esternamente, ma da reperire “anche all'interno per non rischiare di essere schiacciati da un debito troppo grande e insostenibile”. Un richiamo, a tal proposito, al prestito internazionale per 500 milioni di euro: scelta che per l'Assoindustria deve indurre ad intervenire, senza ulteriori indugi, ad esempio sui costi della macchina pubblica, così come su altri sprechi nei vari settori, specialmente il sistema bancario le cui criticità vanno risolte una volta per tutte.
Va data infine risposta alle altre priorità del Paese: riforma delle pensioni, introduzione dell’IVA e i rapporti con l’esterno dunque Italia ed Unione Europea. “L’obiettivo – conclude Anis - deve essere quello di preservare le imprese e di stimolare lo sviluppo economico, così che si produca nuova ricchezza e una prospettiva solida e sostenibile per l’intera collettività”.