Anis: "Dovrebbe sostenersi con risorse proprie e tassa di licenza"
“Dispiace assistere al protrarsi di questa strategia volta al continuo stravolgimento della realtà sulla Camera di Commercio Spa”. Così Anis torna sulla questione dopo “il susseguirsi di commenti – scrive - sulla recente sentenza del Collegio Garante che ha giudicato illegittima l’azione del Governo nei confronti dei Soci privati dell'ente”. Gli Industriali ritengono che “non si possa dire che «chi mette i soldi decide», facendo credere che il trasferimento annuale da parte dello Stato – ora di 130mila su un bilancio di oltre 500 mila euro – sia una prerogativa del Governo di turno, come se gestisse risorse proprie. Risorse che invece sono della collettività, - precisano - quindi anche delle imprese e dei lavoratori del settore privato”. Secondo Anis infine la Camera di Commercio, in quanto strumento delle imprese e per le imprese, dovrebbe sostenersi con servizi propri e risorse provenienti direttamente dalla tassa di licenza che versano appunto gli operatori economici. Solo dandole le ‘gambe’ solide, - conclude l'Assoindustria - potrà svolgere la sua funzione, essenziale per il sistema, di promozione e sviluppo”.