ANIS lancia un grido dall'allarme: troppe promesse e ritardi del Governo

Una lucida analisi della situazione economica del Paese, delle posizioni perdute, degli effetti della black list italiana, della situazione occupazionale e dei costi pubblici conseguenti. Un quadro tutt'altro che rassicurante, quello che il Presidente degli industriali illustra all'assemblea, una situazione difficile che si somma ad una serie di nodi da sciogliere, a riforme in attesa di essere varate, ai ritardi che Colombini contesta a politica e Governo. Troppe le promesse in attesa di essere mantenute, anche se l'Anis riconosce un cambiamento di metodo. Bene il tavolo di sviluppo e la legge conseguente; bene la riforma tributaria, che potrà aprire nuove opportunità, “ma serve anche – dichiara Colombini – un intervento sulle imposte indirette”. “Chiediamo – ha affermato nella sua relazione un modello tributario in cui tutti paghino per la propria parte, in cui i controlli funzionino davvero, in cui le imprese che investono per crescere abbiano la possibilità di accedere a incentivi e agevolazioni”. Gli industriali rinnovano con forza la richiesta del passaggio al sistema IVA, convinti che possa portare benefici all'economia sammarinese e aprire nuove opportunità nell'interscambio commerciale. Poi una serie di domande: San Marino è davvero un terreno fertile per chi fa impresa? Ci sono le condizioni giuste perché lo spirito imprenditoriale si sviluppi? Perché si dovrebbe decidere di restare, o venire ad investire, lavorare o vivere a San Marino? Se e solo se riusciremo a rispondere a queste domande – ha detto Colombini - allora il Paese tornerà a crescere.
Un passaggio anche sui costi, su quella che il Presidente ha definito l'insostenibilità dei servizi, allargati a dismisura e sicuramente troppo costosi. “I tempi sono cambiati e certi sprechi non ce li possiamo più permettere. È arrivato il momento di fare delle scelte, di piegarsi anche alla necessità di far quadrare i conti”. Una soluzione, per Colombini è quella delle privatizzazioni. “Ci sono servizi “non strategici” che potrebbero essere posti a mercato, a partire dalla gestione dei rifiuti. Perché le privatizzazioni – ha detto - sono occasione per generare nuova imprenditorialità e posti di lavoro.
In chiusura un messaggio di apertura e di speranza: “Insieme ce la possiamo fare”. L'esortazione al Governo perchè favorisca incontri con soggetti internazionali che si occupano degli investimenti: le grandi banche, gli studi professionali, le istituzioni degli altri Paesi, per trasferire conoscenze, offrire opportunità e divenire partner.
[Nel servizio l'intervista ad Emanuel Colombini, Presidente ANIS]

sb


La replica del Segretario all'Industria, Marco Arzilli

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