ANIS sui decreti: “fondamentale equilibrio fra interventi, urgente sostegno di liquidità”
Plauso ad alcuni interventi a sostegno di occupazione ed economia, ma altri vanno rivisti – per gli Industriali - per non indebolire ulteriormente le imprese.
Crisi drammatica, che impone sacrifici a tutti, in un momento storico in cui le sorti delle imprese, dei cittadini, dell'intero Paese sono legate indissolubilmente. Partono da qui gli industriali per chiedere equilibrio fra i vari interventi e disposizione da parte di tutti al sacrificio, rinunciando ciascuno a qualcosa. Sul decreto 67: bene per Anis la riduzione dei costi differiti della CIG a carico delle aziende, anche se solo dal terzo mese in poi, così come l'estensione della CIG fino a fine anno o l'allungamento della mobilità ai 18 mesi, riducendone l'ammontare. Bocciata invece come impropria – e si chiede di emendarla – la disposizione che rende inapplicabile l'esenzione della penalità del 15% per le imprese in difficoltà che, non riuscendo ad erogare la CIG per mancanza di liquidità, avessero necessità di chiedere all'ISS di provvedervi. Una norma che – aggiunge ANIS – andrebbe a coinvolgere le disponibilità personali dei soci dell'azienda. ANIS suona poi l'allarme liquidità, segnalando come urgente la necessità di accedere ai finanziamenti bancari con garanzia dello Stato chiedendo risposte tempestive delle banche, anche in vista della scandenza del 10 maggio – pagamento stipendi – e del 20 maggio – versamento dei contributi. Ancora, per ANIS, è insufficiente il Fondo Straordinario per il rilancio dell'economia, da alimentare con linee di credito esterne.