Il nuovo sistema di tassazione sui depositi bancari dei non residenti potrebbe slittare. Svizzera e Liechtenstein potrebbero non essere pronti per il primo gennaio 2005 e un nuovo rinvio, forse di qualche mese, sarebbe inevitabile. Con le autorità elvetiche, com’è noto, Bruxelles ha raggiunto un accordo al quale il Governo sammarinese chiede di ispirarsi, garantendo analogo trattamento. Berna ha accettato le condizioni ma si dovranno attendere i tempi tecnici della ratifica, non è escluso poi che si debba ricorrere ad una consultazione referendaria. E’ sufficiente che lo chiedano 50 mila cittadini svizzeri. Se questo dovesse succedere i tempi di adozione dell’intesa si dilaterebbero ulteriormente e non potrebbero consentire l’entrata in vigore entro il primo gennaio del prossimo anno. Di qui l’incarico che il Consiglio dei Ministri delle finanze ha conferito alla Commissione Europea perché si proceda con i negoziati per ricevere dalla Svizzera maggiori garanzie. Entro la fine di giugno, lo ricordiamo, il rapporto sullo stato dei negoziati dovrà essere sottoposto al Comitato dei rappresentanti degli Stati membri. Intanto l’Italia, attraverso il ministro Tremonti, fa sapere di mantenere le proprie riserve sulla direttiva per la tassazione dei risparmi dei non residenti, anche se conferma la decisione assunta durante la sua presidenza di turno dell’Unione Europea, di non porre alcun veto. Le riserve italiane – ha spiegato Tremonti – hanno ragioni di principio ed economiche. Non ci sembra opportuno – ha aggiunto – codificare il segreto bancario, far sì che faccia parte dell’ordinamento europeo. Non ci sembra equivalente e coerente – ha spiegato Tremonti – fare lo scambio del segreto con la ritenuta perché il segreto consente di saltare l’imposta personale che è stata saltata con l’evasione Ci sembra – ha concluso – un sistema non morale e non razionale. Il Commissario per il mercato interno, Frits Bolkestein, con il quale i rappresentanti del Governo sammarinese si sono più volte incontrati, ha informato i ministri dell’Ecofin sullo stato dei negoziati. Nella sua relazione il riferimento all’articolo 16, relativo alla direttiva madre figlia, che – ha spiegato - non verrà estesa ad alcun paese terzo, quindi neppure alla Repubblica di San Marino. Positivo però il riferimento al memorandum che il Governo sammarinese ha presentato, che sarà siglato da tutti gli stati membri. Questo, preso atto del processo di integrazione del Titano e del suo percorso di trasparenza, consentirà il raggiungimento di accordi bilaterali contro le doppie imposizioni ance a tassazioni differenti. In pratica il memorandum diventa un accordo nell’accordo. Accanto agli aspetti della tassazione porterà alla definizione di altri punti significativi, come i documenti di viaggio delle merci, il famoso T2, e l’accesso ai programmi di formazione e ricerca per i cittadini sammarinesi.
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