Approvato all’unanimità il bilancio 2011 della Banca di San Marino
“Banca di San Marino è l’istituto di credito più patrimonializzato della Repubblica. Abbiamo riserve sufficienti per far fronte a questo periodo di recessione; il nostro coefficiente di solvibilità è superiore alla migliore prassi di settore”. Così il direttore generale di Banca di San Marino Vincenzo Tagliaferro riassume la situazione. Il bilancio 2011 è stato approvato all’unanimità. La raccolta totale ammonta, a fine 2011, a 1 miliardo 930 milioni 131mila euro. La perdita rispetto all’anno precedente è stata contenuta. Cresciuti invece i crediti verso la clientela. Quanto alle sofferenze lorde, aumentate di circa 20 milioni di euro, ha influito in modo decisivo la scelta – dettata dalla prudenza - di svalutare del 50% tutti i crediti derivanti da Fincapital e dal Gruppo Bacciocchi. Praticamente invariati i costi di gestione. L’utile netto d’esercizio resta positivo; ma passa dai 7 milioni e mezzo di euro del 2010, a 3 milioni e 800.000. Il patrimonio netto dell’Istituto ammonta a 211 milioni. “Considerati i numeri fatti registrare dalle altre banche del territorio – sottolinea Tagliaferro – la nostra quota di mercato è aumentata. Nel corso dell’assemblea l’intervento di Giulio Magagni: presidente della federazione delle banche di credito cooperativo dell’Emilia Romagna, di cui fa parte BSM. Magagni – quanto ai problemi di sistema - ha auspicato una rapida normalizzazione dei rapporti con Italia, ha poi giudicato molto interessante il modo con il quale Banca di San Marino ha affrontato la crisi, rafforzando il proprio radicamento territoriale e dando conferma di solidità.
Gianmarco Morosini
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