Arriva in Aula il programma economico 2014
Nuove linee e politiche per un Titano che deve vivere di economia reale, fissando la strada verso il traguardo di una economia trasparente. Si diceva: nuova fiscalità nella riforma tributaria, con imposte dirette che siano eque ed equilibrate; introduzione del sistema IVA per le entrate indirette, nonché il potenziamento della Smac Card. Ma l'agenda si allunga con nuovi fattori di sviluppo: tornano il parco scientifico tecnologico, e l'aeroporto internazionale, il distretto culturale, nuove infrastrutture viarie.
Eppure sugli interventi a breve-medio termine pesa il dato di partenza: contrazione del 24% del PIL in tre anni per uno stato senza più liquidità, tanto da far dubitare per la stessa fine 2013 - avvio 2014, sulla capacità di far fronte al pagamento degli stipendi, pensioni, contratti, rate di mutui. Una vera emorragia di liquidità nelle casse statali in tre anni. Dagli oltre 331 milioni nel 2010, la flessione è a doppia cifra: 76 milioni in cassa a fine giugno. Perdite sostanziose anche per tutte le Aziende e le partecipate, ad esclusione dell'Università.
Servono interventi urgenti - segnala il documento - per ripristinare i depositi e tre le direttrici: assumere prestiti, aumentare le entrate, ma soprattutto – e in questa direzione anche la relazione di primavera del Fondo Monetario - ridurre la spesa.
Annamaria Sirotti